L'azienda di cui si propone il progetto di miglioramento e riorganizzazione consta di circa 30 ettari di terreno, fino a poco tempo fa destinati a colture tradizionali, situati in località Cervidone nel comune di Cingoli ed è gestita da un giovane perito agrario coadiuvato da una numerosa famiglia di solida tradizione contadina.
La posizione geografica baricentrica rispetto ai territori regionale e nazionale fa si che l'azienda in questione possa contare su una buona rete di collegamenti con le principali vie di comunicazione. La strada statale 76 della Vallesina, infatti, è a soli 10 km e permette un rapido collegamento con l'aeroporto Raffaello Sanzio di Falconara, il porto di Ancona e lo svincolo di Ancona Nord per l'Autostrada A14.
Veduta panoramica dell'azienda agricola
 
La vicinanza sia di centri di richiamo internazionale a livello religioso e artistico come Loreto con il Santuario dedicato alla Madonna, che attira ogni anno migliaia di pellegrini, sia a livello più strettamente turistico come le Grotte di Frasassi o le spiagge affollate della costa adriatica, fa si che questa località possa costituire un valido punto di partenza per un turismo intelligente a contatto con la natura o una meta di arrivo per chi è in cerca di tranquillità e di riposo.
All'estremità nord occidentale la proprietà risulta attraversata dal fiume Musone che rappresenta un ecosistema con caratteristiche peculiari, anche se la vegetazione ripariale che si insediava sulle rive di questo corso d'acqua, come del resto nella maggior parte dei fiumi italiani, è stata ormai distrutta o ridotta ad una striscia molto sottile a causa delle pratiche agricole che si spingono fino al ridosso dei fiumi.
Sulle pareti della forra del fiume ormai non rimangono che una limitatissima fascia dove allignano elementi arborei igrofili quali il pioppo nero (Populus nigra), il pioppo bianco (Populus alba), il salice bianco (Salix alba), il salice da ceste (Salix triandra) e l'ontano nero (Alnus glutinosa) e alcune zone occupate da elementi infestanti quali la robinia (Robinia pseudo acacia), popolamenti a canna domestica (Arundo donax) e nei punti più degradati anche rovi e vitalbe.
Di recente, su tale corso d'acqua è stato realizzato, previo ottenimento dei regolari permessi, un ponte in prefabbricato cementizio che permette il collegamento fra gli appezzamenti che fanno parte dell'azienda situati sulle due sponde del fiume, consentendo in un prossimo futuro il proseguimento dell'attuale strada di attraversamento della proprietà in direzione della nuova strada privata di cui è prevista la realizzazione a breve termine.
All'interno dell'azienda agricola attuale, esistono degli organismi edilizi utilizzati per la conduzione dei campi di cui quello situato sul rilievo boscoso posto più a sud, risulta appartenere alla categoria tipologica della casa colonica marchigiana e del quale sarebbe auspicabile un recupero funzionale oltre che strutturale, nel rispetto delle tecniche costruttive e dei materiali tipici del luogo.
Il secondo manufatto edilizio di più recente costruzione, risulta situato nei pressi del pianoro sul quale è stato realizzato, previo ottenimento delle necessarie autorizzazioni, un piccolo bacino artificiale destinato allo svolgimento dell'attività di pesca sportiva, in previsione della quale saranno sfruttate anche alcune vasche già esistenti da utilizzare per l'accrescimento di specie ittiche a scopo di ripopolamento del bacino stesso.
Sul poggiolo che ospita ancora un piccolo residuo dei boschi che un tempo dovevano ricoprire l'intera zona, sono visibili dei resti archeologici risalenti all'epoca medievale e un piccolo appostamento fisso di caccia in muratura. Entrambe queste preesistenze saranno mantenute e valorizzate come di seguito meglio specificato.
Recentemente si è proceduto alla piantumazione di numerosi esemplari giovani di essenze arboree tipiche della zona, con il fine di ricostituire in parte quello che doveva essere l'antico paesaggio agrario caratteristico della regione.
Nel complesso possiamo dire che l'azienda agraria in questione si presenta con i giusti requisiti per cogliere le opportunità che possono provenire da strumenti legislativi di programmazione economica quali sono i Patti Territoriali della provincia di Macerata.